L’articolo analizza il ragionamento posto dalla Corte costituzionale a fondamento della sua pronunzia di incostituzionalità della legge elettorale e, in particolare, si sofferma sulla improprietà dell’introduzione di una nuova via di ricorso al controllo di costituzionalità sulla legge, che avrebbe dovuto essere aperta non già da una sentenza, ma dal legislatore.
The article deals with the reasoning used by the italian Constitutional Court to support its decision about the review of the statute for parliamentary elections. Above all it argues the unproper introduction of a different way to the judicial review of legislation that should have been made not by the Judiciary but by the Legislative.