L’autrice sostiene che la procedura straordinaria per le riforme costituzionali (ed elettorali) descritta nel DDL governativo n.813 Sen. non sarebbe costituzionalmente illegittima, né come deroga una tantum all’art.138 Cost., né per l’indicazione dell’oggetto e delle diverse fasi del procedimento, ma resterebbe ovviamente criticabile sotto il profilo della politica costituzionale specie per i rischi di una sua applicazione distorta. Critica poi dallo stesso punto di vista la speciale commissione degli “esperti” nominata dal Governo perché, per la carenza della normativa su compiti e svolgimento dei lavori e per il modo in cui è stata istituita, potrebbe essere utilizzata impropriamente come vera sede della trattativa politica sulle riforme.
The subject of the article is the new extraordinary procedure to approve amendments to the Constitution proposed by the Government (Sen n.813), assuming that it is not unconstitutional, but politically censurable. So also the particular “Council of experts”, which, could be, in fact, improperly used, instead as a mere instrument of technical help for the Government , as a board of political decision.