Ancora oggi, nonostante il riconoscimento del diritto di voto e l’acquisizione dei diritti di cittadinanza da parte delle donne, gli ordinamenti giuridici contemporanei conoscono inaccettabili condizioni di svantaggio e forme di discriminazione nei confronti del genere femminile, come dimostra l’esigua presenza di donne ai vertici della piramide economica, sociale e politica di molti Paesi europei ed extraeuropei.
Lo scritto, dopo aver ripercorso le tappe del processo pluridecennale che ha portato le donne ad ottenere la parità giuridica grazie all’attività del legislatore e alla giurisprudenza, si interroga sulle ragioni del permanere di una situazione di sostanziale disparità di trattamento delle donne rispetto a quella assicurata agli uomini, soprattutto nel campo della rappresentanza politica, nonché sulla validità ed efficacia degli strumenti approntati a livello legislativo per farvi fronte.
Despite the recognition to women of the right to vote and of equal rights than men from the legal point of view, in contemporary legal systems there are still discriminations against women, as evidenced by the small proportion of women at the top of the economic, social and political pyramid of many European and non-European countries.
This essay, after having retraced the steps of the decades-long process that led women to obtain legal equality, thanks to the activity of the legislature and to the judges’ rulings, analyzes the reasons for the persistence of a situation of substantial differences in treatment of women compared to that provided to men, especially in the field of political representation, and the validity and efficacy of the instruments that legislation provides to address them.