1. Il cumulo di più cariche elettive da parte di una stessa persona costituisce una prassi discutibile, in quanto viola uno dei postulati fondamentali della democrazia, il principio della rotazione costante delle cariche politiche, sclerotizzando il necessario ricambio. Che questo sia un problema di straordinaria importanza è di tutta evidenza, se si considera che un grande classico della politica e del diritto costituzionale come Jeremy Bentham ha particolarmente insistito, in molte sue opere, sulla necessità che venga assicurato un ricambio continuo nel ruolo di governanti, e venga garantita, attraverso una serie di meccanismi (quali, ad esempio, la brevità del mandato, la non rieleggibilità immediata, la revocabilità dell’eletto, una rigida disciplina delle ineleggibilità e delle incompatibilità, ecc.), la loro massima lontananza dai c.d. «interessi sinistri» .
Da un punto di vista comparativo, il cumulo dei mandati (nazionale e locale) caratterizza in modo peculiare l’ordinamento francese, ma non si può non mettere in evidenza le differenze tra la ratio alla base di quell’esperienza costituzionale e la nostra.
Ultimi contributi pubblicati
LA CONTROVERSA FIGURA DEL PARLAMENTARE-SINDACO TRA DICHIARAZIONI DI ILLEGITTIMITÀ COSTITUZIONALE E MANIFESTAZIONI DI AUTOREFERENZIALITÀ DELLA CLASSE POLITICA
- di: Andrea Ridolfi