Sommario: 1. Notazioni preliminari di metodo, con specifico riguardo all’ambito ed alla prospettiva di studio, muovendo dall’assunto che vede nella Costituzione un sistema di valori positivizzati, in seno al quale l’autodeterminazione del soggetto per ciò che riguarda tanto la dignità quanto la vita è obbligata a confrontarsi e, se del caso, a bilanciarsi con altri valori, primo su tutti quello della solidarietà (in ispecie, il rapporto intercorrente tra quest’ultima e l’autonomia: dall’idea artificiosa della loro possibile contrapposizione all’idea, costituzionalmente fondata, del loro necessario, mutuo sostegno, fino alla sostanziale immedesimazione). – 2. Quale il punto di vista e il significato, soggettivo ovvero oggettivo, della dignità? Prime notazioni a riguardo del rapporto complesso intercorrente tra dignità e vita, ciascuna idonea a porsi a fondamento e a divenire parte integrante dell’altra, secondo quanto è peraltro proprio dei principi di base dell’ordine costituzionale, l’uno rispetto all’altro inautonomo e tutti piuttosto bisognosi di implicarsi e sorreggersi a vicenda e, proprio per ciò, idonei a fare “sistema”. – 3. Il modo peculiare con cui dignità e vita si pongono quali valori fondamentali: in particolare, i casi in cui è dato di assistere al doloroso sacrificio di una vita per un’altra vita, diversamente dalla dignità che è sempre irrinunciabile e che piuttosto può e deve essere testimoniata in ogni vicenda umana, nei modi peculiari da ciascuna di esse richiesti (l’esempio della donna che si prostituisce e che, a seconda dei casi, ora svende se stessa ed ora invece mantiene integra la propria dignità).