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Interpretazione conforme e tutela dei diritti fondamentali, tra internazionalizzazione (ed “europeizzazione”) della Costituzione e costituzionalizzazione del diritto internazionale e del diritto eurounitario

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 SOMMARIO: 1. La tutela dei diritti fondamentali nel misurato riparto tra normazione costituzionale e normazione ordinaria in primo luogo e, quindi, tra normazione nel suo complesso e giurisdizione (comune e non). – 2. L’interpretazione conforme come mezzo per l’integrazione dei dati normativi e la loro flessibilizzazione in ragione dei casi, il carattere internamente composito dei processi interpretativi e l’ardua questione relativa agli eventuali conflitti insorgenti tra le varie specie d’interpretazione conforme. – 3. La distinzione tra le interpretazioni conformi e la loro ordinazione a scala quale esito linearmente discendente da una teoria delle fonti che, secondo dottrina e giurisprudenza corrente, vorrebbe nettamente differenziata la condizione propria degli atti assunti a parametro delle interpretazioni stesse. – 4. Critica dell’opinione comunemente accolta, con specifico riguardo alla interpretazione delle disposizioni normative relative ai diritti: dall’uguale fondamento costituzionale delle disposizioni stesse, assunte a parametro di interpretazioni conformi, alla riduzione ad unita? di queste ultime ovvero, ove cio? si dimostri impossibile, alla loro paritaria partecipazione ad operazioni di bilanciamento secondo i casi. – 5. Cio? che conta non e? chi interpreta ma come ed alla luce di cosa si interpreta (in ispecie, il criterio della piu? “intensa tutela” dei diritti, al servizio della dignita?, quale punto fermo dei processi interpretativi). – 6. Profili di tecnica dell’interpretazione: come si interpretano i documenti internazionali relativi ai diritti? E ancora: come si risolvono i conflitti tra le interpretazioni delle Corti europee e quelle delle Corti nazionali, in uno scenario segnato dall’avvento di un nuovo ordine “intercostituzionale”? – 7. Profili di tecnica di composizione delle antinomie: applicazione diretta delle Carte dei diritti (e, segnatamente, della CEDU) ovvero mediata attraverso il passaggio obbligato dal giudizio di costituzionalita?? Un’alternativa soffocante, non rispondente al modello, nella sua composita, complessiva connotazione. – 8. Qual e? la “misura” della internazionalizzazione (ed “europeizzazione”) della Costituzione e della costituzionalizzazione del diritto di origine esterna? Le risposte che vengono dalla giurisprudenza costituzionale e le altre che potrebbero aversi, al duplice piano della teoria delle fonti e della teoria dell’interpretazione, in prospettiva assiologicamente orientata. – 9. Una succinta notazione finale: quanto piu? la Costituzione si internazionalizza (ed “europeizza”), tanto piu? si... costituzionalizza, cosi? come quanto piu? il diritto di origine esterna si costituzionalizza, tanto piu? si... internazionalizza (o “europeizza”), servendo la causa della pace e della giustizia tra le Nazioni, col fatto stesso di farsi cura dei bisogni elementari dell’uomo, dei suoi diritti, della sua dignita?.

 

1. La tutela dei diritti fondamentali nel misurato riparto tra normazione costituzionale e normazione ordinaria in primo luogo e, quindi, tra normazione nel suo complesso e giurisdizione (comune e non).

 Il titolo di questa mia relazione si compone di due segmenti, ciascuno provvisto di una propria autonomia, si? da poter costituire oggetto di uno studio a se stante, cosi? come peraltro s’e? fatto per taluni aspetti in altre sedi; allo stesso tempo, pero?, possono essere ricondotti ad unita?, verificando – come ora si tentera? di fare – quali mutue implicazioni tra di essi si intrattengano. Mi sforzero? infatti di mostrare che la tutela dei diritti fondamentali, per il tramite dell’interpretazione conforme, per un verso, da? una spinta non da poco al duplice processo evocato dalla seconda parte del titolo in parola, nel mentre pero?, per un altro verso, e? dal processo stesso a sua volta incoraggiata a crescenti realizzazioni. Ulteriormente approfondendo l’esame, ci si avvede che anche tra gli elementi costitutivi di ciascun frammento si da? un rapporto di circolare alimentazione: la tutela in parola sollecitando il ricorso viepiu? frequente alla tecnica interpretativa suddetta e da essa traendo non poco giovamento e sostegno, cosi? come la tecnica stessa, per la sua parte, induce ad un uso intenso e coraggioso di taluni strumenti di tutela, dei quali i giudici (comuni e non) dispongono. Anche il secondo frammento, poi, si rende comprensibile unicamente nella sua unitaria composizione: l’internazionalizzazione (ed “europeizzazione”) della Costituzione, nel senso che si precisera?, ponendosi quale causa ed effetto allo stesso tempo della costituzionalizzazione del diritto internazionale e del diritto comunitario o – come si e? altrove proposto di chiamarlo1 – del diritto “eurounitario”. Si impongono, nondimeno, talune precisazioni preliminari. Quanto al primo segmento, si tratta in buona sostanza di stabilire cio? che l’interpretazione conforme puo? fare al fine di un’appagante, alle condizioni complessive di contesto, tutela dei diritti fondamentali. Avverto subito al riguardo che non riprendero? ab ovo talune vessate questioni riguardanti i diritti in parola, a partire da quella relativa alle forme del loro riconoscimento, vale a dire alle procedure, ai criteri ed alle sedi istituzionali in cui il riconoscimento stesso ha luogo. Do qui per acquisito che vi siano alcuni diritti che, soli, possono fregiarsi della qualita? di “fondamentali”, nel senso di fondanti l’ordinamento2, e che il loro riconoscimento possa e debba aversi presso ogni sede istituzionale, e segnatamente ad opera dei giudici comuni in prima battuta e, laddove adite, in seconda, delle Corti costituzionali da un canto, le Corti europee dall’altro. Tralascio, dunque, qui di soffermarmi su cio? che altre sedi possono e debbono, per la loro parte, fare in vista dell’ottimale appagamento dei diritti, a partire dalla sede legislativa.

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