rivista AIC pittogrammarivista AIC logo

Le Regioni e le politiche per i diritti economici e sociali al tempo della pandemia

Visualizza

 

La situazione di emergenza del 2020 ha sollevato l’opportunità e la necessità di un eccezionale «interventismo» delle autonomie territoriali, chiamate a provvedere ad una molteplicità di bisogni delle rispettive comunità: anzitutto bisogni legati alla tutela della salute, ma in egual misura esigenze legate a difficoltà economiche ed a criticità sul piano dei diritti sociali. Le Regioni in particolare hanno dovuto, e tuttora devono adottare decisioni e misure che da un lato sono espressione di valutazioni delle specificità dei propri contesti economici e sociali, ma al tempo stesso è opportuno che si coordinino con determinazioni assunte a livello nazionale. Esse si possono tradurre in benefici per i territori solo in virtù di un dialogo e di una virtuosa interazione tra i plurimi livelli istituzionali coinvolti: quello europeo, quello statale e quello locale. Le politiche che avrebbero – e tuttora devono – essere messe in atto si configurano pertanto come complessi interventi coordinati, che proiettano in una prospettiva nuova la logica della delimitazione delle competenze: si tratta di azioni condivise che aprono ad un modello di rapporti tra centro e periferia che richiede raccordo tra attribuzioni anche all’interno di potestà assegnate all’uno o all’altro livello di governo.

Di fatto siffatto modello è stato finora limitatamente assecondato da tutti gli attori istituzionali coinvolti: il contributo suggerisce l’opportunità che sia invece oggetto di adesione e accoglimento in vista dell’efficace contrasto alla crisi in atto, le cui conseguenze in termini di crescenti diseguaglianze e di insoddisfacente uniformità nella garanzia dei diritti appaiono già ampiamente inaccettabili nella prospettiva costituzionale.

 

 

The emergency situation of 2020 showed the opportunity and necessity of an exceptional «intervention» of the territorial autonomies, called to provide for a wide number of needs of their communities: first of all needs related to the protection of health, but also the demand for services linked to economic and social difficulties. Especiallly the Regions are expected to adopt decisions and measures which have both to consider the specificity of the respective contexts and to coordinate with nationally determined policies. These decisions can produce benefits for the single communities only through a dialogue and a virtuous interaction between multiple institutional levels involved: the European, the state and the local.

The regional policies that need to be implemented have to take the form of complex interventions, which project the logic of the delimitation of competences into a new perspective: they open up to a model of relationships which requires connection between powers and authorities, even in the presence of strict assignment of functions. The model has so far been supported to a limited extent by all the institutional actors involved: the essay suggests the opportunity that it is instead subject to adhesion and acceptance in view of the effective fight against the current crisis, as its consequences in terms of growing inequalities and unsatisfactory uniformity in the guarantee of rights already appear largely unacceptable in the constitutional perspective.

 

NUMERO E ARGOMENTI:  
banner giappichelli
banner
banner
banner
banner

L'Associazione Italiana dei Costituzionalisti è iscritta al Registro degli Operatori della Comunicazione a far data dal 09.10.2013 con n. 23897.
Codice ISSN 2039-8298 (Online). La Rivista dell'Associazione Italiana dei Costituzionalisti è inoltre registrata presso il Tribunale di Roma - n.339 del 05.08.2010.
Rivista trimestrale inclusa nella classe A delle Riviste scientifiche dell'Area 12 - Scienze giuridiche
Direttore Responsabile della Rivista AIC: Prof. Sandro Staiano
Direttori della Rivista AIC: Elisabetta Catelani - Claudio Panzera - Fabrizio Politi - Antonella Sciortino


ilmiositojoomla.it