Sommario: 1.- Premessa: la peculiarità del sistema italiano dopo la soppressione degli ospedali psichiatrici, nel 1978. 2.- L'azione della Commissione di inchiesta sul servizio sanitario nazionale e i prodromi dell'intervento legislativo. 3.- Caratteristiche dell'originario intervento normativo proposto dai componenti della Commissione di inchiesta. 4.- Il contenuto dell'art. 3-ter introdotto dalla l. 17 febbraio 2012, n. 9: le nuove strutture per l'esecuzione delle misure di sicurezza detentive. 5.- Una nuova occasione per lo studio del controllo sociale: il neo-isitituzionalismo e le politiche delle libertà costituzionali.
1. Premessa: la peculiarità del sistema italiano dopo la soppressione degli ospedali psichiatrici, nel 1978
Sin dall'entrata in vigore della legge 13 maggio 1978 (c.d. legge Basaglia), il nostro Paese non conosce più l'istituto manicomiale civile, altrimenti detto anche ospedale psichiatrico o asilo per infermi di mente. La soppressione disposta da quella legge ordinaria, tanto discussa dalla psichiatria quanto sottovalutata dagli studiosi di diritto pubblico, privò l'ordinamento giuridico( ) di un'istituzione che determinava lo sprofondamento dell'infermo di mente in una autonoma dimensione separata, alimentava i disturbi mentali e si era rivelata inadeguata ad ogni aspettativa e funzione terapeutica.
Nel corso dell'ultimo trentennio, la legge 180/1978 è stata circondata da un vivace dibattito( ) che ha certamente contribuito a porre in discussione una larga parte del sistema delle misure di sicurezza previsto dal codice penale.