SOMMARIO: 1. I possibili usi del sangue cordonale e la scelta del legislatore francese. – 2. La solidarietà può essere imposta? – 3. Dati scientifici e scelte politiche: il (mancato) controllo del giudice costituzionale. – 4. Osservazioni conclusive: qualche spunto per il legislatore italiano.
1. I possibili usi del sangue cordonale e la scelta del legislatore francese
Con la décision n° 2012-249 QPC, il Conseil constitutionnel ha giudicato conforme à la Constitution la disciplina sul prelievo di cellule dal cordone ombelicale, dalla placenta e dal sangue cordonale o placentario, di cui all’art. L1241-1, c. 4, del Code de la santé publique, così come modificato dalla loi n° 2011-814 du 7 juillet 2011 relative à la bioéthique.
Mentre fino ad alcuni decenni fa il cordone ombelicale era considerato un semplice scarto operatorio privo di alcun valore, oggi la disciplina del prelievo di cellule staminali da cordone ombelicale – che avviene nella fase conclusiva del parto e non presenta rischi per la salute, né della madre, né del neonato – ha assunto nei Paesi occidentali una particolare rilevanza per le grandi potenzialità legate all’uso di queste cellule a scopo terapeutico e, insieme, per i notevoli interessi economici degli operatori privati che offrono il servizio di conservazione del sangue cordonale . Le cellule staminali cordonali, infatti, rappresentano oggi una valida alternativa all’uso di cellule staminali emopoietiche provenienti dal midollo osseo nella cura di alcune malattie ematologiche quali, ad esempio, le leucemie; da qui il diffondersi di biobanche, pubbliche e private, deputate alla conservazione di cellule staminali cordonali.