Sommario: 1. I principi affermati nella sentenza del Tribunale costituzionale spagnolo n. 51 del 2011. - 2. L’iter argomentativo della pronuncia. - 3. Un parallelo con la giurisprudenza della Corte di Strasburgo.
1.I principi affermati nella sentenza del Tribunale costituzionale spagnolo n. 51 del 2011.
Una recente sentenza del Tribunale costituzionale spagnolo , resa in un giudizio di amparo, consente di richiamare alcuni principi utili anche al nostro ordinamento per svolgere il non facile bilanciamento tra la libertà religiosa delle organizzazioni confessionali, in riferimento alla possibilità di selezionare docenti che dispensino insegnamenti coerenti con la loro dottrina, e la garanzia di alcuni diritti fondamentali dell’insegnante.
Il primo principio è quello per cui non può essere escluso un sindacato giurisdizionale sugli effetti civili di una decisione ecclesiastica, ovvero sulle ragioni fatte valere da tali organizzazioni di tendenza per allontanare un soggetto dall’insegnamento, ancorché siano ragioni di natura religiosa o morale.
Il secondo principio è quello per cui il rispetto della libertà religiosa, individuale e collettiva, deve poter essere bilanciato con alcuni diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, quali in particolare quello alla libertà di manifestazione del pensiero in connessione con il diritto di contrarre matrimonio nelle forme stabilite dalla legge e quello al rispetto della vita privata e familiare.