Attraverso l’analisi del dato normativo e della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’UE, la ricerca indaga il paradigma della solidarietà esistente nell’ordinamento sovranazionale, mostrando come esso sia finalizzato prevalentemente (anche se non esclusivamente) a garantire l’integrazione dei mercati. L’obiettivo dell’analisi è volto a stimolare una riflessione finalizzata alla costruzione di un concetto di solidarietà europea di più ampio respiro, politica in senso lato, che è propria dell’ordinamento costituzionale.
La persistente fragilità dell’assetto europeo, in effetti, ridimensiona gli auspici dei padri fondatori, secondo i quali lo sviluppo del processo di integrazione avrebbe condotto alla creazione di una stabile “casa comune” fondata sulla coesione e sulla solidarietà. Il perdurare della crisi, la quale, prima ancora che economica e socio-sanitaria, rischia di diventare una crisi identitaria e dei valori comuni, infatti, rende necessario ricercare nuove modalità per affrontare le sfide che minano il cammino dell’Europa.
Si tratta di rilanciare il processo di integrazione a partire dalla solidarietà. In tale prospettiva sembra andare l’accordo per far fronte all’emergenza socio-economica e sanitaria (Next Generation EU) che, nel modificare le politiche di “austerità espansiva”, richiede all’Unione di compartecipare al debito degli Stati membri, anche attraverso la predisposizione del bilancio pluriennale (2021/2027). Si prefigura uno scenario inedito che, nel rafforzare le istituzioni sovranazionali, ha come prospettiva il superamento dei particolarismi e della logica intergovernativa nelle relazioni tra gli Stati membri dell’Unione, contribuendo a ridefinire la solidarietà in una prospettiva di giustizia.
By analyzing EU norms and CJEU case law, the study investigates the principle of solidarity, which is currently embedded in the supranational order. For the time being such a principle mostly translates into ensuring market integration. The goal of this research is to elicit thoughts to build a more extensive concept of solidarity that should be also by and large political, as it is characteristic of constitutional order.
The unrelenting shakiness of the European order somehow lessens its founding fathers’ wishes. In line with them, the development of the integration process would lead to the creation of a stable common home based on cohesion and solidarity. Although solidarity is well rooted in the supranational context, such a persistent state of crisis - beyond economic, social, or health-related - risks to develop into a crisis of identity and common values, urging to strive for new ways to tackle the many challenges that undermine Europe’s progress.
An effort is needed to revamp the integration process starting right from solidarity. In such a perspective, the agreement to cope with the current health emergency (Next Generation EU) seems to go in this direction by modifying the policies of austerity and rather requiring that the European Union shares in the debt of its member states. It suggests a new scenario: strengthens the European institutions and overcomes particularities and intergovernmental logic allowing to redefine solidarity in a perspective of justice.