I recenti scandali che hanno investito il mondo giudiziario impongono una riorganizzazione del sistema di giustizia funzionale ad impedire il ripetersi degli errori che hanno prodotto la situazione attuale. In un contesto in cui in diversi paesi si assiste all’aggressione dei giudici da parte di formazioni politiche di natura populista, diventa essenziale tornare a riflettere sui problemi dell’organizzazione della giustizia. In questo senso, un’osservazione comparatistica capace di allargare lo sguardo all’esperienza degli altri, può essere di grande aiuto per cercare di analizzare criticamente le proposte formulate negli ultimi mesi e per dare un contributo nella ricerca di un giusto punto di equilibrio.
Pertanto, con l’intento di mettere in discussione alcune letture fuorvianti del fenomeno populista e di offrire una più convincente ricostruzione sulle complesse relazioni che intercorrono tra populismo politico e potere giudiziario, il presente lavoro prenderà lo spunto da una rapida riflessione comparatistica sulle vicende che hanno portato al successo elettorale delle forze populiste e alle trasformazioni istituzionali che sono seguite a queste affermazioni. Sulla base di questa ricostruzione si procederà poi ad analizzare i recenti disegni di legge orientati a modificare l’articolo 112 della Costituzione italiana e a superare il principio di obbligatorietà dell’azione penale. L’obiettivo finale è quello di sostenere che, malgrado ci possano essere ottime motivazioni per riformare il sistema di giustizia e per rivedere il funzionamento dell’azione penale, i piani di riforma presi in considerazione non sono esenti da pericolosi profili di criticità.
The most recent scandals that have affected the judiciary have emphasized the need for a reorganization of the judicial system. Such reorganization appears relevant for fixing and avoiding those mistakes which have brought to the current situation. In a context in which, in various countries, judges are continuously complained by populist political groups, it is essential to reflect on the organizational problems of the judicial system. In this respect, a comparative investigation, inclusive of different approaches and experiences, can help to critically analyze the proposals that have been recommended in the recent months and to identify a proper balance among them.
This work aims at enquiring some misleading explanations of the populist phenomenon and offering a more substantial representation of the multifaceted relations between political populism and the judiciary. Therefore, it will be based on a comparative investigation of the factors and events that have facilitated the electoral success of the populist movements and the institutional transformations they have produced. Then, the recent bills, focused on the amendment of the Article 112 of the Italian Constitution and the overcoming of the principle of mandatory prosecution, will be analyzed. Ultimately, it is here argued that, although there may be solid motivations for reforming the justice system and for reviewing the performance of the criminal prosecution, the reform plans, which have been taken into consideration until now, may be subject to some challenging critical issues.