La crisi del debito sovrano che ha recentemente colpito l’eurozona ha evidenziato le debolezze strutturale del modello di unione economica e monetaria adottato con il Trattato di Maastricht. Tale modello si basa sull’attribuzione alla Banca Centrale Europea del governo della moneta e sul decentramento a livello nazionale del governo dell‘economia, salvo (deboli) strumenti di coordinamento preventivo e poteri di intervento ex post in caso il deficit eccessivo. Per garantire la stabilità dei prezzi, che è l’obiettivo della politica monetaria, l’art. 125 TFUE ha vietato all’Unione e agli Stati membri di rispondere o di farsi carico degli impegni di un altro Stato membro.
La crisi ha reso necessaria l’adozione di un consistente piano di aiuti finanziari ai paesi in difficoltà e l’introduzione di nuovi strumenti volti a garantire un maggiore coordinamento delle politiche economiche e di bilancio degli Stati dell’eurozona.
Il saggio si propone di analizzare il modello di governance economica europea emerso a seguito della crisi del debito sovrano, e l’adeguatezza di tale modello rispetto ai principi di democrazia riconosciuti dal Trattato di Lisbona.
The sovereign debt crisis, has revealed the weaknesses of the Economic and Monetary Union model drawn up in the Maastricht Treaty. This model is based on the exclusive competence of the European Central Bank on monetary policy and on the Member sovereignty of Member States on economic and fiscal policy, save (weak) preventive and corrective measures to avoid excessive deficit. In order to guarantee price stability, art. 125 TFUE prohibits the Union and Member States from sharing liability for, or assuming the obligations of, another Member State.
The response to the euro crisis includes a hefty programme of financial assistance measures to countries threatened by insolvency and new instruments directed at strengthening the coordination of economic and fiscal policy of Member States.
This paper aims to analyze the European economic governance model which has emerged in response to the sovereign debt crisis, and to assess how such a model accords with the principles of democracy recognized by the Treaty of Lisbon.