Il contributo analizza la riforma dell’ordinamento e delle funzioni delle Città metropolitane e delle Province, operata dalla legge n. 56/2014 (c.d. “Legge Delrio”), sottolineandone i principali snodi istituzionali, la cui costituzionalità è stata pienamente confermata dalla recente giurisprudenza della Corte costituzionale (sent. n. 50/2015), e soffermandosi sulle difficoltà che la sua prima attuazione sta incontrando.
In particolare, la “Legge Delrio” si pone come “ponte” fra la Costituzione esistente e quella futura (che vedrà la luce con l’entrata in vigore della riforma “Renzi-Boschi”), delineando, per la prima volta in Italia, due livelli di governo basati su un sistema di democrazia di secondo grado, ed attribuendo ad essi diversificati ruoli e finalità in un quadro coerente e armonico. Da una parte, infatti, la legge affida alle Città metropolitane il compito strategico di promozione dello sviluppo del proprio territorio, anche e soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e dei rapporti internazionali, in una logica proiettata verso il futuro e caratterizzata da dinamismo e relazionalità; dall’altra parte, attribuisce alle Province, enti di area vasta, poche funzioni fondamentali, lasciando, di conseguenza, che la loro identità – soprattutto quando, a séguito della riforma del Titolo V, perderanno la copertura costituzionale – dipenda, in larga parte, dalle scelte che saranno adottate in modo differenziato a livello regionale.
The essay analyzes the reform of metropolitan cities and provinces pursued by the Law n. 56/2014 (the so called "Law Delrio"), underlining its main institutional points, the constitutionality of which has been fully confirmed by the recent decision of the Constitutional Court (sent. No. 50/2015), and the difficulties facing its first implementation. In particular, the “Law Delrio” is considered as a "bridge" between the existing Constitution and the future one (which will entry into force after the reform "Renzi-Boschi"). The Author outlines the fact that, for the first time in Italy, two levels of government are based on indirect democracy and that they have been vested of diverse roles and objectives in a coherent and harmonious architecture. On hand, in fact, the “Law Delrio” gives to the metropolitan cities the strategic task of promoting the development of the territory, in terms of infrastructure and of international relationships and under a future-oriented perspective, characterized by dynamism and relational behaviors. On the other hand, the same “Law Delrio” considers the provinces, as “wide area’s corporations”, giving them a few basic functions, and leaving, therefore, their identity (especially when, following the reform of Title V, they will lose constitutional coverage) to the political choices that will be taken at regional level.