I poteri presidenziali di controllo sulle leggi: a) il potere di rinvio
Nella comunità scientifica è corrente l’opinione che l’analisi dei modi in cui il Presidente della Repubblica partecipa alla funzione di produzione normativa riveste un valore esemplare, paradigmatico, poiché consente di cogliere con immediatezza il sostrato teorico sul quale sono stati forgiati la posizione e il ruolo del Capo dello Stato. Per questo nel trattare del potere di rinvio quale fase dell’unitario procedimento di controllo che si avvia in sede di promulgazione, e nell’accorparlo al potere complanare di emanazione degli atti con valore di legge, è quasi inevitabile svolgere riflessioni e guadagnare conclusioni di ordine più generale sulla complessiva funzione costituzionale del Presidente della Repubblica nella forma parlamentare di governo italiana.
Basta riportare alla mente le discussioni in Assemblea Costituente per comprendere quanto la scelta fra un’interpretazione riduttiva o espansiva dei poteri presidenziali di controllo sulle leggi fosse percepita come questione attinente all’ “essenza della Repubblica parlamentare”.