Il saggio riprende i risultati più significativi degli studi compiuti da Gaetano Silvestri sul principio della separazione dei poteri e in particolare la tesi secondo la quale, nei sistemi costituzionali contemporanei, l’incompatibilità di più funzioni in capo allo stesso potere sia tuttora vigente e valida, in modo abbastanza rigoroso, soltanto all’interno di ciascun ciclo funzionale dell’ordinamento costituzionale.
La tenuta di tale teoria, in grado di salvaguardare le medesime istanze di garanzia e di libertà che erano proprie della dottrina originariamente elaborata da Montesquieu, è misurata considerando da vicino i fenomeni di mondializzazione e le ricadute sull’assetto costituzionale complessivo della crisi economico-finanziaria ancora in corso.
Le conclusioni cui si perviene portano a confermare la persistente attualità della formula del non cumulo delle funzioni nelle singole sequenze della vita dell’ordinamento, come quelle assai problematiche dell’indirizzo politico o della revisione costituzionale, ribadendo tutta l’utilità dell’intuizione per la quale, anche nei confronti della sostanza autoritaria tipica delle istituzioni della globalizzazione, si debbano necessariamente costruire argini alle diverse forme di esercizio del potere.
This paper analyses the studies of Gaetano Silvestri on the principle of separation of powers, originally developed by Montesquieu. According this Author in the contemporary constitutional systems it is forbidden to cumulate more functions only in every functional cycle of the constitutional order.
The Silvestri’s theory is studied in the context of powers of the globalization and of the economic-financial crisis; the aim of this article is to prove that this doctrine and the theory of separation of powers are always useful to defend freedom and to limit all kinds of power, both the old political power of the post Westphalian age, both the new economic and financial powers of the age of globalization.