La legislazione europea di contrasto al terrorismo, principalmente le sue misure di sorveglianza, sono l’occasione per interrogarsi su questione significative.
1. Quale è l’appropriato punto di equilibrio tra il pericolo del terrorismo e i valori costituzionali?Il punto di avvio è dato da una definizione del modello della “Legge della paura”. Ciò ci impone una riflessione breve sui criteri di precauzionalità e proporzionalità in coerenza con la giurisprudenza della Corte Suprema US e quella della Corte Europea di Giustizia.
2. L’esame delle principali “Leggi della paura” (Francia, Italia e Regno Unito) rivela un “minimo comune denominatore”: le misure di sorveglianza non passano il test di costituzionalità, poiché non prendono in considerazione i parametri di proporzionalità e precauzionalità.
Le principali obiezioni contro tali misure, sebbene differenti, convergono sul terreno dei valori violati: un ingiustificato abbassamento della privacy, uno sproporzionato controllo, un’assenza di protezione contro le discriminazioni e l’abbandono della presunzione di innocenza.
In sede di conclusioni l’Autrice chiude l’analisi suggerendo un nuovo modello di legge internazionale della paura con misure di sorveglianza idonee atenere in equilibrio sicurezza e garanzie costituzionali nel rispetto dei criteri di proporzionalità e precauzionaluità.
The European counter terrorism laws, basically their measures of surveillance, are the occasion for questioning on a challeging issue.
A) Which is the appropriate balance between the threat of terrorism and constitutional values? The starting point is to define what type model is the “Law of fear”.This requires a brief reflection on the criteria of precautionality, and proportionality, in line with the jurisprudence of the U.S. Supreme Court, as well as the EU Court of Justice.
B) The exam of the main “laws of fear” (France, Italy and UK) reveals a “minimum common denominator”: their survelliance measures are anable to pass the constitutionality test, since the parameteres of precautionality and proportionality haved been not taken into account.
The principal objections against such measures, although different, converge on the field of the broken values: an unjustified decrease of privacy, a disproportionate control, a lack of protection against discrimination, a departure from the constitutional presumption of innocence.
In the conclusion, the Author suggests a new model of international law of fear, setting out survelliance measures able to balance security and constitutional guarantees, in accordance with the precautionality and proportionality requirements.