L’articolo si propone di indagare le possibili implicazioni dell’ascesa del linguaggio algoritmico per il costituzionalismo. Dopo avere ricostruito le fasi salienti dell’evoluzione della posizione della lingua negli ordinamenti costituzionali sia in una prospettiva europea, che con specifico riferimento all’ordinamento italiano, si evidenziano le ragioni della rinnovata rilevanza della “questione della lingua” nello stato dell’arte del costituzionalismo contemporaneo. Tracciato questo perimetro di riferimento, il lavoro si interroga in merito alla possibilità di qualificare il linguaggio algoritmico (e, più in generale, il linguaggio matematico) come “lingua”, e finanche come “lingua universale” e sulle conseguenze, potenzialmente dirompenti, di una qualificazione siffatta per il costituzionalismo attuale e futuro.
Parole chiave: lingua; costituzione; integrazione; linguaggio algoritmico; linguaggio matematico; società digitale
Language and Constitution: the rise of algorithmic languages
The article’s aim is to study the possible implications of the rise of the algorithmic language for constitutionalism. The Authors analyse the main phases of the evolution of the position of language in constitutional systems in a European perspective, as well as with specific regard to the Italian legal system, while highlighting the reasons of the renewed relevance of the “issue of language” in the state of the art of contemporary constitutionalism. In this framework, the article ponders the possibility of defining algorithmic language (and, in general, mathematic language) as a “language” (or even a “universal language”) and the potentially disruptive consequences of such a definition of present and past Constitutional Law.
Keywords: language; constitution; integration; algorithmic language; mathematic language; digital society