Il presente lavoro analizza la normativa, contenuta nell’art. 6 del D.L. n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, nella legge n. 122 del 2010, concernente la riduzione degli emolumenti, delle indennità e dei gettoni di presenza attribuiti ai presidenti e ai consiglieri di amministrazione di enti a contribuzione pubblica e di natura non elettiva. Viene preso in esame il fondamento costituzionale della disposizione de qua, cioè il principio di coordinamento della finanza pubblica, e la giurisprudenza della Corte costituzionale, la quale ha avuto modo di pronunciarsi recentemente proprio sulla problematica in oggetto. L’analisi si concentra poi sui profili applicativi della norma in questione, anche considerando quanto emerso dal Rapporto della Corte dei conti sul coordinamento della finanza pubblica. Il lavoro prende in considerazione, infine, i possibili rimedi per porre fine alla sostanziale inattuazione della legge da parte di alcune pubbliche amministrazioni.
The paper examines the legislation on the reduction of allowances and attendance fees allocated to the Presidents and board members of non-elective bodies as a part of a strategy to shrink the public financial expenses. The essay examines the constitutional references of this legislation and focuses the jurisprudence of the Constitutional Court. It is also highlighted the inaction especially of the local governments that have not made the cost reductions as they should, as it is clearly pointed out by the Report of the Court of auditors on the coordination of public finance. The paper takes into account, finally, the remedies provided by the Parliament to end the failed application of substantive law by some of the central and local bodies.