A duecentocinquanta anni dalla pubblicazione di Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria nel 1764, l’A. propone una riflessione sull’attualità, tuttora, della sua prima applicazione concreta: la Leopoldina, riforma del sistema penale sostanziale e processuale, studiata e introdotta un decennio dopo in Toscana da Pietro Leopoldo di Lorena, nel 1786. Una significativa presa di distanza dal sistema di giustizia dell’ancien regime. Un progetto allora fondato sulla prospettiva dello scambio contrattuale di porzioni di libertà personale con la sicurezza, fra Stato e cittadino ed oggi invece da rifondare sulla condizione irrinunciabile e non negoziabile della dignità di tutti gli uomini in astratto e di ciascuno di essi nel concreto. Un catalogo di suggerimenti e di risposte da accogliere anche oggi, di fronte alle richieste pressanti di interventi per affrontare la crisi della giustizia penale nei suoi molteplici aspetti, dalle norme sostanziali al processo, alle pene e alla loro esecuzione.
Two hundred and fifty years after the publication of “Dei delitti e delle pene” by Cesare Beccaria in 1764, the Author proposes a reflection on its first concrete application: the “Leopoldina”, a reform of the criminal law, studied and introduced in Tuscany by Peter Leopold of Lorraine in 1786. A different model from the system of Justice of the “ancien regime”. A project based on the perspective of exchange of portions of personal freedom with security between State and citizen. This project must be based today on human dignity which is inviolable. A catalog of suggestions and proposes that should be considered today, considering the pressing demands of interventions to address the crisis of criminal justice in all its aspects.