Nella cultura giuridica europea ed italiana il bambino si evolve da problema da risolvere a risorsa da valorizzare. Il testo richiama i diritti del bambino considerato non più in una logica tradizionale di frammentarietà e di sua dipendenza come soggetto debole, ma come protagonista, con riferimento in particolare al suo benessere, alla sua pari dignità sociale, alla sua salute. Il discorso si articola sia sull’art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, sia sulle riforme legislative nazionali in tema di adozione, di divorzio, di riforma del diritto di famiglia, di tutela penale del bambino di fronte alle nuove insidie della pedopornografia e della rete. Nel passaggio dalla riflessione giuridica alla sensibilizzazione culturale, si richiama l’odierno contesto in cui lo sguardo sul bambino e del bambino si apre dalla tragedia della guerra alla speranza della pace.
In European and Italian legal culture child evolves from problem to be solved in resource to be exploited. The text recalls the Rights of the Child who is considered no longer in a traditional logic of fragmentation and as a weak subject, but as a protagonist, with particular reference to his well-being, his equal social status and his health. The speech is based on Article 24 of the Charter of Fundamental Rights of the European Union and on the national legislative reforms on the subject of adoption, divorce, reform of family law, criminal law protection of the child in the light of new dangers of child pornography on the web. In the transition from the legal point of view to the cultural awareness, it must be considered today's context in which the focus on the child opens the tragedy of war to the hope of peace.