Il lavoro riguarda le questioni di maggior interesse, sul piano del processo costituzionale, derivanti dalla recente pronunzia di illegittimità costituzionale della legge elettorale. In particolare il saggio si sofferma sulla soluzione accolta dalla Corte costituzionale sul punto relativo alla ammissibilità della questione di costituzionalità e su quello relativo agli effetti nel tempo della sentenza.
La posizione della Corte viene esaminata allo scopo di mettere in evidenza gli aspetti critici della sentenza, le novità che emergono e le possibili conseguenze sul sistema di giustizia costituzionale. In particolare l’analisi si concentra su due punti: a) verificare in quale misura si possa giustificare, in particolari situazioni, la proposizione dinanzi ai giudici di azioni che hanno come finalità la rimozione di una legge incostituzionale; b) comprendere il significato di una pronunzia che dichiara la illegittimità della legge elettorale ma, nella motivazione, afferma che essa non produce alcun effetto sugli atti già compiuti dal Parlamento e sugli atti che in futuro potrà compiere.
Infine, vengono esaminate le possibili conseguenze che la sentenza può determinare sulla dinamica dei rapporti tra gli organi costituzionali.
This essay discusses the most interesting procedural questions with reference to the recent decision of the Constitutional Court on the electoral law. In particular, the essay dwells on the Constitutional Court’s ruling on the admissibility of the question of constitutionality and on the effects of the sentence in the course of time.
The Court’s position is examined with the aim of bringing out the critical aspects of the sentence, the novelties that emerge, and the possible consequences on the system of constitutional justice, concentrating on two points in particular: a) to what extent can particular situations justify legal actions whose aim is to remove an unconstitutional law; b) understanding the meaning of a decision that declares the unconstitutionality of an electoral law, but at the same time claims that it has no effect on the actions, past or future, of that Parliament.
Finally, the essay examines the possible consequences the sentence might have on relations between constitutional bodies.