La crisi economico-finanziaria che ha colpito dal 2008 molti paesi dell’area Euro ha avuto, tra le sue conseguenze più importanti, quella di vedere accrescere significativamente l’influenza degli organi europei sulla vita nazionale. A partire dall’estate del 2011, in particolare, i solleciti inviati dagli organi comunitari al nostro Governo per adottare misure in grado di far fronte alla crisi economica si sono fatti tanto incisivi da indicare persino la fonte – il decreto legge – con cui l’esecutivo sarebbe dovuto intervenire .
Sui mass media si è così parlato con sempre maggior frequenza dell’Italia come di un paese a sovranità limitata, di fatto commissariato dall’Unione Europea, in grado di decidere la politica economica del paese, di determinare modifiche alla Costituzione – il riferimento è alla riforma dell’art. 81 Cost. – e di incidere finanche sulla sorte dei governi nazionali .
Ultimi contributi pubblicati
LE SCELTE DI FINANZA PUBBLICA DURANTE LA CRISI: LA PRIMA APPLICAZIONE DEL CICLO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA ALLA LUCE DELL’INTRODUZIONE DEL SEMESTRE EUROPEO
- di: Giuseppe Arconzo