Percorrendo con la consueta finezza la vicenda storica del costituzionalismo moderno, Paolo Ridola ha messo in evidenza come nell'esperienza liberale l'impianto del sistema di garanzie dei diritti di libertà sia profondamente radicato nei presupposti dello 'Stato di legislazione', garantendo un valido supporto giuridico all'arroccamento degli ordinamenti liberal-borghesi di fronte alle minacce provenienti dallo sviluppo del movimento operaio e dai primi partiti di massa, e come tali diritti abbiano progressivamente smarrito la loro carica antagonista nei confronti del potere statuale, subendo una torsione in senso statualistico che li ha condotti a risolversi nella riserva di legge con lo Spätkonstitutionalismus tedesco .