SOMMARIO: 1. Il coordinamento della finanza pubblica tra vincoli europei al governo dei conti pubblici e attuazione del Titolo V. 2. L'implementazione dei principi di coordinamento in senso dinamico mediante regole spartitorie fissate dal centro: a) il patto di stabilità interno. 3. Segue: b) il patto di convergenza. La difficoltà di assicurare il sindacato di costituzionalità sulle disposizioni di legge che disciplinano gli istituti di coordinamento in senso dinamico della finanza pubblica. 4. La determinazione dei fabbisogni standard degli enti territoriali assunta a processo di coordinamento dinamico, tra legge di delega sul federalismo fiscale e decreti delegati. 5. La prevalenza di regole di coordinamento in senso dinamico e le carenze sul piano delle norme strutturali di governo dei conti pubblici.
1. Il coordinamento della finanza pubblica tra vincoli europei al governo dei conti pubblici e attuazione del Titolo V
Il tema del coordinamento della finanza pubblica – oggetto del convegno odierno – può essere declinato sotto il profilo dinamico, relativo alle regole di convergenza e di stabilità, già vigenti da diversi anni nell'ordinamento (si pensi soltanto al c.d. patto di stabilità interno), ma rafforzate, sotto diversi profili, dalle leggi 5 maggio 2009, n. 42, “Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione”, e 31 dicembre 2009, n. 196, “Legge di contabilità e finanza pubblica”. Distinto da quello assunto in senso statico , esso indica gli strumenti volti ad assicurare le modalità e il periodico contributo in termini quantitativi fornito dagli enti territoriali ai processi di convergenza e di stabilità delle finanze pubbliche, nel quadro dei vincoli europei e dei principi costituzionali .