1. Premessa: i riflessi dei vincoli esterni al governo dei conti pubblici su forma di governo e forma di Stato
Già all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, la dottrina più accorta ha avvertito le profonde trasformazioni in atto negli istituti e nelle categorie giuspubblicistiche, anche in esito all’unificazione dei mercati e al processo di integrazione europea . Per tentare di spiegare le forme peculiari di limitazione della sovranità e i vincoli imposti agli Stati membri – specie sulla decisione finanziaria – si è parlato, ad esempio, di “costituzione senza Stato” , di nuove forme di “spazio costituzionale europeo” , di “unione di costituzioni” , di “Stato comunitario” , di “nuove forme di organizzazione costituzionale” , di “sistema costituzionale integrato multilivello” .Al di là dell’effettiva idoneità di tali modelli – di carattere prevalentemente descrittivo – a spiegare la complessità dei fenomeni in atto rispetto all'erosione dello Stato costituzionale e a ricercare i possibili rimedi, restano soprattutto inquietanti interrogativi in merito all’incidenza dei processi sopra richiamati sulle forme di Stato e di governo , e sullo stesso rapporto intercorrente tra le due nozioni . Viene, anzitutto, in questione la stessa configurazione della funzione di indirizzo politico rispetto al nesso potere-responsabilità e alla difficoltà di ricollocare nella prospettiva esclusivamente nazionale le dinamiche della forma di governo , soprattutto a causa degli incisivi riflessi dei vincoli di bilancio .
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