Il principio della trasparenza si afferma nell’ordinamento giuridico italiano con il decreto legislativo n.33 del 2013 e diviene regola del procedimento e dell’organizzazione amministrativa. Grazie ad una serie di provvedimenti legislativi il diritto dei cittadini ai processi decisionali delle istituzioni pubbliche assume un rilievo centrale. In capo alle amministrazioni grava un vero e proprio obbligo di assicurare l’accessibilità delle informazioni ad una pluralità indeterminata di soggetti e di diffonderle attraverso i propri siti istituzionali.
La trasparenza si pone al tempo stesso come fine per garantire la conoscibilità dell’azione amministrativa e come strumento di contrasto ai fenomeni corruttivi. Chiarezza, comprensibilità e qualità dell’azione dei pubblici poteri divengono un ulteriore mezzo di diffuasione all perseguimento di interessi personali o di gruppo. Il diritto alla trasparenza segna il passaggio dalla p.a. autorità alla p.a. servizio e rappresenta l’inveramento della previsione contenuta nell’art. 97 della Costituzione, laddove impone che sia assicurato il buon andamento e l’imparzialità della pubblica amministrazione. Infatti, il diritto alla conoscibilità è presupposto ineliminabile per una collaborazione consapevole di tutti i consociati alla cura dell’interesse generale.
Ciò nondimeno, la trasparenza assume, nella fase odierna del nostro Paese, un ruolo ancor più pregnante e delicato non solo di conoscenza ai fini della partecipazione, ma di controllo sociale diffuso da parte dei cittadini su chi esercita pubbliche funzioni, sui risultati raggiunti e sull’impiego delle risorse umane ed economiche. La trasparenza diviene un’opportunità per la prevenzione dei fenomeni corruttivi, e più in generale, di vicende di maladministration.
The principle of transparency has been affirmed in the Italian judicial system with the legislative decree No. 33 of 2013 and it has become rule of the administrative process and administrative organization. Thanks to a series of legislative provisions the citizens' right to the decision making of the public institutions assumes a central role. The administrations have an outright obligation to assure the accessibility of the information to an indefinite plurality of subjects and to spread them through their own institutional websites.
Transparency is at the same time an aim to ensure the knowability of the administrative action and a means to contrast corruption phenomena. Clarity, comprehensibility and quality of the action of public authorities become an additional means of deterrence against the pursuit of personal interests as well as the interests of lobbies. The right to transparency marks the transition from the public administration “authority” to the public administration “service” and represents the fulfillment of the provision contained in art. 97 of the Constitution, where the guarantee of the good behavior and impartiality of public administration is imposed. In fact, the right to the knowability is an unavoidable prerequisite for a conscious collaboration of all citizens to the care of the general interest.
Nevertheless, transparency assumes, at the current phase of our country, an even more poignant and delicate role not only of knowledge for the purpose of participation, but, even, of widespread social control by citizens on those exercising public functions, on the results achieved and on the use of human and economic resources. Transparency becomes an opportunity for the prevention of corruption phenomena, and, more generally, of the events of maladministration.