Abstract: La riforma costituzionale che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione è stata approvataa larga maggioranza da forze parlamentari eterogenee senza che avesse avuto luogo un dibattito pubblico.La riforma è invece stata preceduta da unainusuale lettera della BCE che senza avere alcuna legittimazione richiedeva modifiche costituzionali e suggeriva all’Italia una serie di riformeda adottare in tempi brevi. Tale riforma costituzionale è stata approvata non solo perché l’Europa lo chiedeva, ma per dimostrare il grado di affidabilità dell’Italia sui mercati internazionali.
La legge costituzionale n. 1/2012 ha modificato gli articoli 81, 97, 117, 119 della Costituzione e ha demandato a una legge rinforzata un dettagliato meccanismo di controllo del debito delle amministrazioni statali, regionali e locali, ma non ha previsto alcun meccanismo per contenere in modo efficace il deficit pubblico che è il problema maggiore dell’Italia. Tuttavia la riforma ha avuto ripercussioni sull’intera Costituzione;essa hacancellato il modello federale adottato con la riforma costituzionale n.3/2001 e ha cancellato il modello di federalismo fiscale che non era mai stato portato a compimento. Ha modificato il ruolo della Corte costituzionale, che somiglia sempre più a un giudice contabile e non ha contributo a conferire al Parlamento un ruolo centrale nei confronti delle decisioni di bilancio.