La costituzionalizzazione del principio del c.d. “pareggio di bilancio”, avvenuta in un contesto di grave crisi economico-finanziaria e di particolare debolezza delle istituzioni europee e nazionali, sembra assumere una particolare (e tutt’altro che marginale) funzione non solo sul piano dell’ordinamento interno, ma, anche, su quello dell’“ordinamento composito” europeo e del più ampio processo di integrazione sovranazionale. Nel presente saggio, si intende esaminare in che misura e sotto quali profili la “disciplina composita” del principio de quo possa incidere, soprattutto alla luce della sua peculiare articolazione, sui rapporti tra ordinamenti ed, in particolare, sul ruolo che lo Stato sembra essere (indirettamente) chiamato a svolgere nello “spazio giuridico” europeo e globale. Si evidenzia, in particolare, come siffatto ruolo non sembri poter essere ridotto ad un semplice “spazio di manovra” residuale, risultante dal mero saldo tra “forze centripete” e “forze centrifughe”, ma sembri potersi espandere (quasi paradossalmente) anche al di là delle funzioni, per così dire, di mero “player globale” svolte dallo Stato stesso.
The constitutional law n. 1/12 introduced in the internal constitutional order of the State the principle of “balanced budget” already regulated by the Fiscal Compact. This constitutional reform made the increasingly narrow relationships between national and european budgetary law, giving rise (together with the economic and financial crisis and the reforms of the European law) to a new phase of the European integration process. This article deals with the relationships between the new budget rules, internal constitutional order and the supranational law. Some implications are, in particular, analyzed on the evolution of the European “composite order” and the role of the “constitutional State” in the European and Global “legal area”.