Sommario: 1. Le esternazioni presidenziali: un “fenomeno” di indubbia effettività costituzionale. 2. Un preliminare (ed obbligatorio) esame delle posizioni dottrinali. 3. La teorizzazione del potere di esternazione. 4. I problemi irrisolti di tale ricostruzione. 5. Potere di esternazione e responsabilità presidenziale. La sentenza della Corte costituzionale n. 154 del 2004: un’occasione mancata 6. Il potere di esternazione e le sue diverse manifestazioni. 6a. le esternazioni formali previste dagli artt. 74 e 87, primo comma, della Costituzione. 6b. I discorsi, le interviste e gli interventi informali. 6c. L’uso dei comunicati. I comunicati emessi all’atto dell’emanazione degli atti del Governo o della promulgazione delle leggi .6d . Le lettere inviate dal Capo dello Stato agli organi istituzionali. 7. La promulgazione con “motivazione contraria”. 8. Riflessioni conclusive.
1. Fra i poteri e le attività che si riconducono all’organo presidenziale, l’uso delle esternazioni è certo quella che più ha suscitato incertezze e problemi.
L’uso delle esternazioni, infatti, non previsto testualmente nella nostra Costituzione, si è venuto affermando nella prassi che, a partire dalla presidenza Gronchi, si è caratterizzata per lo sviluppo di un’ampia gamma di interventi a contenuto dichiaratamente politico che, posti in essere dal Capo dello Stato nelle più diverse modalità e circostanze, apparvero subito difficilmente collocabili nello stretto ambito nel quale i nostri Costituenti avevano formalmente relegato la libertà di manifestazione del pensiero presidenziale.
La prassi instaurata dal supremo organo di vertice di esprimere pubblicamente il proprio pensiero ha, come sappiamo, assunto un tale rilievo da non poter essere ignorata.
Essa ha suscitato così l’interesse di quegli autori che, non indifferenti a manifestazioni di indubbia “effettività costituzionale”, si sono, loro malgrado, piegati alla forza delle cose, cercando
di riportare nel sicuro alveo delle ricostruzioni dogmatiche profili ed aspetti della realtà istituzionale che fuoriuscivano da ogni riferimento formale.
La gran parte di tali autori, ignorate le preoccupate annotazioni di chi denunciava i pericoli di comportamenti che apparivano in evidente contrasto con la logica del nostro sistema parlamentare, si è subito confrontata intorno alle più diverse ipotesi ricostruttive, le quali, più che ostacolare, hanno finito per favorire lo sviluppo delle esternazioni presidenziali.