Prendendo le mosse da alcune recenti e note vicende relative al regime dei costi della PMA e alla continua espansione dell’obiezione di coscienza alle pratiche abortive, il saggio offre una lettura in parallelo delle stesse onde dimostrare la riconducibilità del diritto di accesso alla fecondazione assistita, anche con donazione di gameti, e dell’IVG all’ambito materiale dell’art. 32 della Costituzione, che impegna la Repubblica a garantire il fondamentale diritto alla salute sull’intero territorio nazionale.
Pur non sottovalutando le conseguenze derivanti da un allargamento illimitato della nozione di salute, l’Autrice rimarca la doverosità dell’erogazione di tali prestazioni (da non confondersi con la gratuità) anche a fronte di difficoltà organizzative e di condizionamenti di varia natura che investono il comparto sanitario, nonché la necessità di una regolamentazione legislativa delle stesse, volta principalmente a precisare condizioni di accesso ai trattamenti e a garantirne l’effettività.
Starting from some recent and well-known cases related to the costs of medically assisted procreation and to the continuous expansion of conscientious objection to abortive practices, the essay offers a parallel reading of these events to demonstrate the reconducivity to Italian Constitution’s Article 32 of the right to obtain the medically assisted fertilization, even with gamete donation, and the voluntary interruption of pregnancy. This Article commits the Republic to guarantee the fundamental right to health throughout the national territory.
The author, while not underestimating the consequences deriving from an unlimited expansion of health notion, emphasizes the obligation (not the gratuity) to provide such services despite the organizational difficulties and the various conditionings which affect the health sector. She stresses also the need to regulate these practies by law, with the aim of specifying the conditions for access to treatments and ensuring their effective satisfaction.