Sommario: 1. La ‘primavera’ siriana. 2.Gli equilibri interni al governo siriano. 3. La spaccatura del mondo arabo quale riflesso delle dinamiche politiche siriane. 4. Le misure restrittive comunitarie contro il regime di Assad. 5. Le prospettive di un intervento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. 6. Le soluzioni diplomatiche prospettate dalla Comunità internazionale e lo spettro di un nuovo spazio di perenne conflittualità
1.La ‘primavera’ siriana
E’ stata definita “primavera araba” l’ondata rivoluzionaria che ha interessato i Paesi del Nord Africa e, in generale, l’area araba del Mediterraneo, portando il popolo a rovesciare i regimi dittatoriali (presenti in Libia, Egitto, Tunisia), con l’obiettivo prioritario di porre fine alla “cultura del terrore” ed avviare un effettivo processo democratico . Per la prima volta si impongono, sullo scenario internazionale, movimenti politici di ispirazione islamica che intendono accogliere le istanze democratiche del popolo, prendendo le distanze dalle storture del fondamentalismo islamico. In questo ampio contesto, s’inserisce la vicenda siriana, che rappresenta, attualmente, il terreno di conflitto più acceso le cui evoluzioni preoccupano notevolmente il fronte internazionale.
In questo contributo, si intende analizzare la reazione dei Paesi occidentali in seguito allo scoppio della crisi siriana ed il relativo assetto determinato dalle posizioni assunte dalla Comunità internazionale e dai Paesi arabi. Mettendo da parte la valutazione delle scelte politiche offerte in merito alla crisi siriana, si vuole parlare, su un piano prettamente descrittivo, del peculiare equilibrio che si è determinato nel contesto internazionale, non proprio per la posizione assunta dalle potenze occidentali, ma per la ‘crisi’ interna del monolitico mondo arabo.
Tuttavia, prima di entrare nel merito della questione diplomatica, che a tutt’oggi, non sembra essere chiara e definita, bisogna accennare alla situazione venutasi a determinare sul fronte interno del territorio siriano. In effetti, la prima fase di quella che è definita ‘crisi siriana’ si identifica con il movimento del popolo siriano contro il Governo Assad, per ottenere delle riforme costituzionali per la tutela dei diritti fondamentali della persona e porre fine alle leggi emergenziali vigenti da sessant’anni .