L’intervento esamina la variegata galassia di enti di diritto pubblico e privato, società e consorzi che fanno capo alle Regioni a vario titolo (vigilanza, partecipazione, controllo), costituendo parte importante della macchina regionale e trovando spesso antecedenti nella legislazione statale anteriore ai trasferimenti di funzioni.
Il disordine normativo e amministrativo che per decenni ha caratterizzato questo mondo comincia ad esser districato solo a seguito di leggi statali di settore, che sanciscono l’applicabilità a questi enti di importanti istituti (in materia di personale, contratti, appalti e altro ancora) e soprattutto della legislazione in tema di trasparenza, di contabilità e bilanci.
Quest’ultima, in particolare, tende a rendere omogenea la disciplina dei conti di tutti gli enti pubblici, destinati a confluire nella contabilità consolidata, nonché la disciplina della spesa.
Ciò sembra prefigurare, da un canto, una semplificazione degli schemi della soggettività pubblica o riconducibile al pubblico (le attuali differenziazioni perderanno in gran parte la loro ragione d’essere), con modifiche importanti sul piano dell’organizzazione amministrativa; dall’altro, una nuova uniformità nella disciplina dei rapporti tra pubbliche amministrazioni e soggetti terzi, che imporrà l’aggiornamento di parti importanti della legge 241/1990.
A livello costituzionale, la descritta linea di tendenza si ravvisa nella novella del 2012 (art. 97, co. 1; art. 117, co. 1, lett. e; art. 119, u.c) e nel testo della revisione approvato di recente dal Senato (art. 117, co. 1, lett.g; art. 118, co.2).
The purpose of this contribution is to examine the variegated galaxy of public and private authorities, companies and consortia that, for different reasons (vigilance, participation, control), depend on or refer to Regions, representing an important part of their machinery and often finding an antecedent in the State’s legislation preceding the conferment of functions.
The normative and administrative chaos that has been characterizing this area for decades has seen the first disentangling attempts only after the approval of State laws regulating this sector, that submitted such authorities to important provisions (as those in the field of personnel, agreements, contracts, and so on) and most of all to the norms disciplining transparency, accounting and balance sheets.
These latter ones, in particular, tend to homogenize the discipline of all public authorities’ accounts – ordained to merge into consolidate accounting – and of expenditures.
This seems to envisage on the one hand a simplification of the outline of public and public-related subjects (the current differentiation between these two figures will progressively lose its raison d’être) with substantial innovations at the administrative organization level, and on the other a new homogeneity in the discipline of the relations between public administrations and third parties, which will necessarily impose a consequent update of the 241/1990 Act.
At the constitutional level, the described trend can be recognized in the 2012 reform (art. 97, 1st clause; art. 117, 1st clause, lett. e; art. 119, last clause) and in the text of its revision, recently passed by the Senate (art. 117, 1st clause, lett. g; art. 118, 2nd clause).