In questo lavoro si affrontano alcuni dei problemi di rilievo costituzionale che da tempo toccano il modello organizzativo degli organi della giustizia amministrativa, fino al punto da mettere in dubbio, nella prospettiva di possibili riforme costituzionali, l’esistenza stessa di tale giurisdizione speciale.
A tal fine, il lavoro si concentra prima di tuttosulle radici della scelta, compiuta dal Costituente, di fare proprio il principio di “pluralismo organizzativo” delle magistrature e, dunque, di fare salvo il Consiglio di Stato e più in generale la giurisdizione speciale amministrativa, per poi valutarne la validità alla luce dell’oggi, secondo un’analisi orientata all’individuazione del miglior sistema di tutela giurisdizionale dei diritti.
Attraverso tale “ritorno al passato”, in altre parole, si potranno esaminare più consapevolmente, allontanando il rischio di cadere in un approccio ideologico, i punti di forza e di debolezza di una riforma costituzionale volta ad abolire la giurisdizione amministrativa e ad investire delle relative controversie la magistratura ordinaria, oppure di una riforma di rango legislativo che dia attuazione agli artt. 100, terzo comma, e 108, secondo comma, Cost. mediante interventi mirati, in modo da porre i giudici amministrativi definitivamente al riparo dal rischio di inopportune commistioni col potere esecutivo e da impedire l’assunzione di impegni di fatto incompatibili con l’esercizio della funzione giurisdizionale.
The paper focuses on the issues of constitutional impact that touch the organizational model of the administrative courts, in order to analyze the reasons of the very existence of such special jurisdiction and the practical benefits of a possible constitutional reform.
To this aim, the work focuses on the backgrounds of the choice made by the Constituent Assembly, to ensure the principle of "organizational pluralism" of the judiciary and, therefore, to “save” the State Council and, more generally, the special jurisdiction administrative;the last goal is to assess the validity of the model in the light of today, according to an analysis aimed at identifying the best system of judicial protection of rights.
Through this "return to the past", in other words, it would be possible to examine more consciously, removing the risk of falling into an ideological approach, the strengths and weaknesses of a constitutional reform to abolish the administrative jurisdiction and to invest the related disputes the ordinary courts, or a reform of legislative rank giving effect to Articles. 100, third paragraph, and Article 108, second paragraph of the Constitution, through targeted interventions, so as to put the administrative courts permanently protected from the risk of improper commingling with the executive power and to prevent the assumption of commitments that are incompatible with the exercise of the judicial function.