Attraverso un’analisi della giurisprudenza, italiana ed europea, l’autrice ragiona sul tema del rapporto tra laicità costituzionale, fondamentalismi religiosi e tutela dei diritti individuali nell’ambito della società multiculturale.
Il saggio prende le mosse dalla nozione di laicità, nella sua duplice accezione positiva e negativa, per poi affrontare l’esame della giurisprudenza a partire da una ricostruzione dell’approccio dei giudici nei confronti dei reati “culturalmente motivati” e, più in generale, dell’ingresso e del ruolo dei simboli religiosi nello spazio pubblico.
Il saggio intende, quindi, mettere in luce le pericolose ricadute che un’apertura indistinta all’istituto della giustificazione culturale e religiosa può provocare sulla tenuta costituzionale dei diritti fondamentali della persona.
Throughout an investigation of the most significant national and european case-law, the author chooses to focus on the connection among constitutional secularity, fundamentalism and individual rights protection within multicultural societies.
The article starts with the dual concept of constitutional secularity, positive and negative, and goes on by addressing case-law’s approach to cultural offences and to the role and purpose of religious symbols in public spaces.
Therefore, the article aims at highlighting the risks involved in the tolerance of any form of cultural defense when it comes to the protection of fundamental rights.