L’Autore si propone di svolgere alcune considerazioni di natura processuale e di merito sulla questione di legittimità costituzionale promossa dal Tribunale di Firenze con ordinanza 22 maggio 2013 in tema di determinazione dell’assegno divorzile.
Pur sottolineando che l’ordinanza espone problemi di carattere di natura generale, che meritano di essere affrontati dal legislatore, emerge che la questione avrebbe potuto essere risolta dal giudice in via interpretativa. L’Autore auspica quindi che la Corte costituzionale adotti una pronuncia di inammissibilità, dando comunque conto nella motivazione delle diverse opzioni interpretative scaturite dall’evoluzione della famiglia nel corso della storia repubblicana.
The Author focuses on the procedural and merits’ issues of the question of constitutionality raised by the Florence Tribunal with the order May 22, 2013, concerning the determination of the allowance of divorce.
Although the ordinance exposes problems of a general nature, which should be addressed by the legislature, the author stresses that the question could have been resolved by the court by way of interpretation.
Therefore the author holds that the Constitutional Court could adopt a decision of inadmissibility, however, giving account of the different interpretative options arising from the evolution of the family over the course of the history of the Republic.