L’ordinanza di rimessione alla Corte Costituzionale dell’art. 5, comma 6, della legge 898 del 1970 assunta dal Tribunale di Firenze il 22 maggio 2013 offre all’Autore l’occasione per riflettere, in prima battuta, su alcuni profili di criticità applicativa del “dogma del tenore di vita” e, non da ultimo, sulla difficile attuazione nella pratica del mantenimento, dopo la separazione, del pregresso stile di vita coniugale in conseguenza del generale impoverimento che la coppia subisce.
Il contributo approfondisce, quindi, sotto il profilo empirico gli effetti negativi che il criterio della garanzia dello standard di ricchezza ingenera nel conflitto tra i coniugi e, sul piano interpretativo, suggerisce di valorizzare nella configurazione degli obblighi post-coniugali i principi di autoresponsabilità e solidarietà tra coniugi sui quali si fonda il vincolo matrimoniale.