I minori stranieri non accompagnati sono una categoria particolare di migranti, la cui condizione di estrema vulnerabilità rappresenta una cartina al tornasole, utile a qualificare le regole e i sistemi dell’accoglienza e a svolgere una verifica, in punto di diritto costituzionale, di scelte fondamentali e intime effettuate dagli ordinamenti intorno alla tutela delle persone. Lo scopo del presente contributo è quello di analizzare criticamente e comparare soluzioni e approcci adottati, in alcuni specifici ambiti (quali l’identificazione e l’accertamento dell’età, la detenzione, le modalità della rappresentanza e la transizione verso la maggiore età), da alcuni Stati membri dell’Unione europea, che si sono di recente interrogati sui bilanciamenti che ruotano intorno alla tutela dei minori stranieri non accompagnati. L’analisi svolta mira a rilevare assonanze e distonie nel dare contenuto al generale criterio ordinatore dei best interests del minore, con lo scopo, da un lato, di apprezzare quale sia la collocazione del sistema di tutela italiano nel panorama disegnato e, dall’altro, di vagliare l’esistenza di linee di convergenza verso l’individuazione di uno statuto giuridico europeo del minore straniero non accompagnato. In conclusione, stante l’impossibilità di discernere un approccio uniforme, si propongono alcuni indici capaci di orientare l’impiego del paradigma dei best interests del minore nel senso della concretezza e dell’effettività.
Unaccompanied foreign minors are a peculiar group of migrants, whose extremely vulnerable condition represents a litmus test, useful to qualify the rules and systems of reception and to verify, from a constitutional law perspective, the most intimate choices made by the legal systems with the respect to the protection of people. The purpose of this contribution is to critically analyse and compare solutions and approaches adopted by some EU Member States in some specific areas (such as identification and age assessment, detention, mechanisms of representation and transition to the age of majority) in order to protect unaccompanied minors. The analysis aims to detect assonances and dystonies in giving content to the general criterion of the best interests of the minor, with the objective, on the one hand, of appreciating the position of the Italian system of protection in the designed panorama and, on the other, of examining the existence of lines of convergence towards the individuation of a European legal status of the unaccompanied foreign minor. In conclusion, given the impossibility of discerning a fully uniform approach, we propose some indexes capable of directing the use of the paradigm of the best interests of the minor in the sense of concreteness and effectiveness.