Sommario: 1. Quattro sentenze, un solo obiettivo: (a) difendere la democrazia parlamentare (b) nel rispetto del principio di separazione dei poteri. – 2. I ricorsi di costituzionalità e il conflitto interorganico. – 3. La pronuncia del 19 giugno 2012: le premesse per affrontare il Fondo «Salva-Stati». - 4. Una conferma: garantire le prerogative parlamentari per fronteggiare il tracollo finanziario. – 5. Un dubbio: un giudice costituzionale nazionale, una corte di giustizia sovranazionale, quale futuro per il rinvio pregiudiziale? – 5.a) Diritto di resistenza e soluzione tecnocratica della crisi finanziaria. – 5.b) A chi spetta interpretare l’art. 48 TUE? - 5.c) Autorizzazione parlamentare, disposizioni pattizie “dinamiche” e Kompetenz-Kompetenz. – 5.d) La responsabilità in tema di bilancio come obbligo posto in capo al Parlamento. – 5.e) Il nuovo art. 136 TFUE e l’impatto sulla sovranità di bilancio. – 6. Corti costituzionali nazionali e rinvio pregiudiziale: il cammino tracciato dalla crisi finanziaria e dai piani di salvataggio dei debiti sovrani.
1. Quattro sentenze, un solo obiettivo: (a) difendere la democrazia parlamentare. - Con la sentenza del 12 settembre 2012 il Tribunale costituzionale federale tedesco si è pronunciato su quattro ricorsi di costituzionalità e un conflitto interorganico presentati per sospendere - fino alla pronuncia dei giudici costituzionali sulla compatibilità della seguente serie di atti con la Costituzione della Repubblica Federale di Germania - la fase di integrazione dell’efficacia delle leggi federali di autorizzazione alla ratifica del «Trattato sul Meccanismo europeo di Stabilità» , del «Trattato sulla Stabilità, sul Coordinamento e sulla Governance nell’Unione economica e monetaria» , e, infine, della legge federale sulla «Decisione del Consiglio europeo che modifica l’art. 136 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea relativamente a un meccanismo di stabilità per gli Stati membri la cui moneta è l’Euro» .