SOMMARIO: 1. La decisione del 27 ottobre 2011 e la pronuncia del 28 febbraio 2012: nessi e contesto. - 1a). I passaggi rilevanti della sentenza recente. – 1b). I diritti dei parlamentari e i diritti della camera federale. - 1c). I diritti dei parlamentari e i diritti delle articolazioni strutturali della camera federale. – 1d). L’interpretazione conforme a Costituzione dello StabMechG. – 1e) ESFS e EFSM: indebitamento pubblico e origini del controllo democratico. – 2. Gli elementi di continuità con la pronuncia del 7 settembre 2011: bilancio e finanza pubblica fra legislativo ed esecutivo, nella forma parlamentare e intergovernativa. – 3. Un parlamento sovrano per un popolo sovrano, o del paradosso della crisi economico-finanziaria.
1.La decisione del 27 ottobre 2011 e la sentenza del 28 febbraio 2012: nessi e contesto.
Con la sentenza del 28 febbraio 2012 il Tribunale costituzionale federale tedesco si è pronunciato sul ricorso presentato da due deputati della camera federale avente a oggetto alcune modifiche apportate nell’ottobre 2011 alla Legge sul meccanismo di stabilità .
In situazioni di straordinaria urgenza e necessità, le disposizioni impugnate avrebbero permesso a una sottocommissione ristretta della camera federale (il cd. 9-er Sondergremium, ossia i nove deputati eletti dal Bundestag fra i 41 della relativa commissione bilancio, secondo i criteri indicati dalla legge di modifica dello StabMechG ), di autorizzare il governo federale a erogare misure economico-finanziarie a favore degli Stati membri dell’Unione europea in condizioni di gravissimo indebitamento. Questo, senza necessità di un successivo passaggio in aula per l’approvazione definitiva delle misure stesse.
I ricorrenti ritengono che le disposizioni appena ricordate, consentendo la delega al 9-er Sondergremium di competenze in tema di bilancio della camera federale, violino i diritti connessi al loro status di membri del parlamento, riconducibili all’art. 38, 1 comma, secondo periodo della Legge fondamentale tedesca . Per questa ragione, nell’ottobre scorso hanno adito il BVerfG, avvalendosi allo scopo del ricorso caratterizzante il conflitto fra organi (o poteri) dello Stato .
In un primo momento, ossia nell’ottobre 2011, il Secondo Senato preferiva non pronunciarsi sulla questione così sollevata, formulando invece una decisione con la quale stabiliva che – fino alla sentenza - non si desse applicazione alle disposizioni di cui i deputati lamentavano l’incostituzionalità.
Con la sentenza del febbraio 2012 il BVerfG si è espresso dunque sulla presunta illegittimità costituzionale delle modifiche apportate allo StabMechG, affrontando il conflitto che vedeva opporsi alla sottocommissione ristretta della commissione bilancio del Bundestag due deputati della camera federale – individualmente, come membri di origine elettiva della camera stessa e, in quanto tali, dotati dei diritti connessi allo status di parlamentare riconducibili alla base giuridica fornita dal GG.