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L’inclusione sociale degli immigrati e i limiti alle politiche di esclusione: indicazioni dalla giurisprudenza costituzionale

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L’articolo, dopo una sintetica ricognizione dei principi costituzionali che dovrebbero indurre il legislatore ordinario a favorire l’inclusione sociale degli immigrati residenti in Italia, in specie assicurando un’adeguata tutela dei diritti sociali, analizza la giurisprudenza costituzionale in materia di disparità di trattamento fra cittadini e stranieri nell’accesso alle prestazioni sociali. L’evoluzione di tale giurisprudenza, con una particolare attenzione per la fase più recente, è ricostruita allo scopo di ricavare indicazioni utili a comprendere fino a che punto tali principi, come interpetati dalla Corte costituzionale, possano costituire un argine efficace rispetto a politiche discriminatorie, ovvero rispetto a scelte normative tese a sostituire il paradigma dell’inclusione sociale degli immigrati con quello dell’esclusione. Descrivendo gli orientameni consolidati, formulati con riferimento ai diversi tipi di requisiti ‘escludenti’ previsti nella legislazione statale e regionale, e ponendo in risalto gli approdi a cui la Corte giunge nelle sue ultime decisioni (riguardanti anche alcune disposizioni approvate nella prima parte della legislatura in corso, implicanti forme di esclusione in parte nuove), si evidenziano le strategie argomentative, gli schemi di ragionamento e le tecniche di giudizio che limitano la discrezionalità del legislatore in questa materia. Ciò permette, infine, di desumere ulteriori implicazioni circa il modello di società che deve costituire l’orizzonte di un esercizio di tale discrezionalità improntato ai principi costituzionali.

 

 

This essay, after identifying the principles of the Italian Constitution which should lead the legislator to promote the social inclusion of immigrants, especially by ensuring proper protection of social rights, focuses on the constitutional case-law concerning differences in treatment between Italian nationals and immigrants, particularly in the access to social welfare. The development of this case-law is described, paying special attention to its most recent phase, in order to understand to what extent those principles as interpreted by the Constitutional Court can curb the implementation of discriminatory policies, i.e. of legislative choices which, instead of the social inclusion of immigrants, foster their exclusion. By reconstructing the guidelines of the Court with regard to the different kinds of unequal access requirements established by national and regional laws and pointing the achievements of its latest rulings (concerning, among others, various provisions introduced in the early part of the current parliamentary term, entailing also new forms of exclusion), the analysis makes it possible to highlight the arguments, patterns of reasoning and decisional techniques the Court has developed and used to limit the legislator’s discretion in this field and ensure compliance with the relevant constitutional principles. All this finally allows drawing inferences about the model of society the legislator should foster in the same perspective.

 

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