Con la sentenza n. 120 del 2014, la Corte costituzionale italiana ha dichiarato l’inammissibilità della questione di costituzionalità relativa all’art. 12 del Regolamento del Senato. Coerentemente alla propria precedente giurisprudenza (sent. n. 154 del 1985), la Corte ha dunque escluso l’idoneità dei Regolamenti parlamentari a fungere da oggetto del sindacato di costituzionalità.
Per altro verso, la Corte costituzionale ha riconosciuto, in materia di autodichia, la praticabilità della soluzione del conflitto fra poteri.
Alla luce di questa interpretazione, l’autore si propone di analizzare l’impatto della decisione della Corte in relazione al corretto funzionamento del sistema delle “fonti” del diritto parlamentare.
By means of Decision no. 120/2014, the Italian Constitutional Court declared inadmissible the question of constitutionality of art. 12 of Rules of Procedure of Senate. In fact, according to the previous case-law of the Court (Decision no. 154/1985), the Rules of Procedure can not be the object of constitutional review.
On the other side, the Constitutional Court recognized the possibility to lodge a claim concerning the legitimacy of the parliamentary domestic jurisdiction within the Jurisdictional Disputes between Branches of Government.
In the light of this interpretation, the Author analyses the consequences of the Court decision in respect to the good functioning of the sources of parliamentary law.