SOMMARIO: 1. Il rinvio delle leggi nella esperienza repubblicana. – 2. Le principali novità introdotte con le presidenze Ciampi e Napolitano: il rinvio di leggi “di sistema” ed i rilievi attinenti alla tecnica legislativa. – 3. I “mancati rinvii”: le promulgazioni con “motivazione favorevole”, quelle con “motivazione contraria” e la loro efficacia. – 4. Il “rinvio parziale” e la “promulgazione parziale” della legge come ipotesi de iure condito e de iure condendo costituzionalmente non ammissibile. L’esperienza della regione siciliana. – 5. Il rinvio di leggi costituzionali e di revisione costituzionale: profili di ammissibilità e ragioni di garanzia. – 6. Qualche valutazione conclusiva: il rapporto con il controllo di costituzionalità della Corte; il rinvio nell’epoca della “incomunicabilità tra maggioranza e opposizione”.
1. Il rinvio delle leggi nella esperienza repubblicana.
Il passaggio dall’era del proporzionale a quella del maggioritario ha fatto ritenere a molti che lo stesso avrebbe quasi necessariamente causato una diminuzione dell’influenza e del potere sostanzialmente decisorio del Presidente della repubblica in ordine alla formazione del governo ed allo scioglimento delle camere, rafforzando invece la funzione di garanzia espressa anche dai poteri ad esso riconosciuti dalla Costituzione sul controllo delle leggi e della produzione normativa del governo, sollecitando quindi un rinnovato interesse anche per il potere di rinvio delle leggi.