In questo contributo l’Autrice analizza il diritto all’obiezione di coscienza in riferimento alle tecniche di interruzione volontaria della gravidanza in Italia (IVG), al fine di farne emergere criticità e aspetti di dubbia compatibilità con il dettato costituzionale. Prendendo le mosse dalle consolidate difficoltà di garantire un effettivo diritto di accesso alle tecniche abortive, oggetto di recenti rilievi anche a livello sovranazionale, l’analisi si concentra su alcune proposte di soluzione che toccano il piano dei possibili interventi regionali, l’assetto organizzativo del sistema sanitario e, da ultimo, l’attuale quadro legislativo ipotizzando un possibile superamento normativo dell’obiezione di coscienza in riferimento all’IVG.
The paper examines the right to conscientious objection with regard to Voluntary Interruption of Pregnancy (VIP) techniques, in order to underline critical issues and verify its compliance with constitutional principles. Moving from the attested difficulties in ensuring access to VIP in Italy - recently pointed out even by eminent international bodies - the analysis focuses on some possible solutions on multiple levels: regional intervention, healthcare system’s organizational arrangement and existing legal framework, outlining a potential legislative overcoming of conscientious objection with reference to VIP techniques