Le presenti note ruotano intorno al paragrafo 9 dell’ordinanza dell’ordinanza di rimessione promossa dal Tribunale di Firenze il 22 maggio 2013, laddove essa cerca di spingere il giudice delle leggi ad indagare le scelte operate in altri ordinamenti rispetto a quelle compiute in Italia, per comprendere e approfondire affinità e divergenze in materia di assegno divorzile. Oltre alle argomentazioni puramente di diritto interno, i giudici fiorentini infatti interrogano la Corte sull’anomala situazione italiana rispetto al panorama europeo e quest’affermazione si poggia direttamente sul richiamo al diritto comparato, visto attraverso le lenti dei lavori della Commissione sul diritto di famiglia europeo (CEFL), e potrebbe offrire alla Corte la possibilità di far uso del diritto straniero all’interno della sua decisione.
The essay is focused on paragraph 9 of the referral order issued by the Court of Florence on May 22, 2013. This latter is aimed at inviting the Constitutional Court to compare Italian and foreign legislative choices, so as to trace differences and similarities with regard to divorce settlement. In fact, in addition to purely domestic law arguments, the judge of the Court of Florence questions the Constitutional Court on the peculiar Italian situation in comparison with the European scenario. The latter will be explored on the basis of the relevance of comparative law, seen through the lens of the work of the Commission on European Family Law (CEFL), and could provide the Constitutional Court with the possibility of using foreign law within its judgments