SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Non di sola privacy vive il giurista tecnologico... – 3. Internet e il “nuovo” concetto di libertà del pensiero. – 4. Digito ergo sum. Sul diritto di accesso a Internet. –5. Il diritto costituzionale a Internet nella giurisprudenza: profili comparati. – 6. Considerazioni conclusive (con un cenno alla vicenda Wikileaks)
1. Quello che è stato definito l’«orizzonte giuridico dell’Internet» continua sempre più ad allargare e ampliare il suo panorama teorico e pratico. Non c’è settore del diritto che non sia investito e coinvolto: dal diritto civile dei contratti e delle transazioni concluse tramite computer, al diritto penale dei reati informatici e delle frodi elettroniche; dal diritto amministrativo dello egovernment e dell’amministrazione digitale, al diritto processuale del c.d. “processo telematico” e della razionalizzazione informatica del sistema processuale. Si assiste, a seguito dell’affermarsi della tecnologia, a un nuovo modo di essere del diritto e, conseguentemente, a un processo di metamorfosi della figura del giurista come umanista in quella del giurista tecnologico. Il cui compito è quello di farsi interprete delle trasformazioni che si stanno verificando nella società sulla base dello sviluppo della tecnologia, e dell’impatto che questa sta avendo sul diritto, sui diritti.