SOMMARIO: Premessa – 1. La riforma del 2007 e le innovazioni processuali nel giudizio di amparo – 2. La prima giurisprudenza di attuazione della riforma – 3. La giurisprudenza seguente la STC 155/2009, del 25 di giugno – 4. (Segue) l’incidente di nullità – 5. (Segue) le misure cautelari – 6. I numeri del ‘nuovo’ amparo a cinque anni dalla sua (parziale) oggettivazione – Conclusioni.
Premessa
Sono trascorsi cinque anni dall’entrata in vigore della legge organica n. 6 del 2007, del 24 maggio, che ha introdotto una profonda innovazione dell’amparo constitucional nella complessiva riforma della legge organica del Tribunal constitucional n. 2 del 1979. Cinque anni rappresentano sicuramente un periodo molto breve per poter valutare gli effetti della riforma e, in particolare, la realizzazione dell’obiettivo atteso di ridurre il numero di recursos che ogni anno ‘affliggono’ il Tribunal constitucional (d’ora in poi TC); un periodo assai ridotto perché il fine della riforma, al di là delle modifiche processuali che hanno l’intento di velocizzare i tempi più propriamente decisionali del TC, era –ed è tuttora– quello di influire sulla cultura degli operatori del diritto (giudici e avvocati) perché essi guardino al ricorso d’amparo come ad uno strumento di tutela eccezionale (come, del resto, lo era sin dal 1979), vale a dire come ad un recurso selettivo e non universale, id est riconosciuto come tale solo quando concorrono quelle condizioni rientranti nella enigmatica figura processuale della especial trascendencia constitucional .
Il tempo trascorso consente, in ogni caso (e alla luce delle Memorias sulla giurisprudenza del TC), di valutare come la riforma sia stata letta ed attuata dal TC, soprattutto a seguito della “storica” sentenza n. 155 del 25 giugno del 2009 pronunciata dal Pleno.