Introduzione
Un’interpretazione del percorso di storia costituzionale dell’Italia unita – incentrata qui sugli apparati organizzativi e la democrazia – si articola in maniera naturale sulla base del passaggio della nostra esperienza nazionale attraverso le tre diverse epoche dello stato liberale, del regime fascista e della repubblica democratica.
L’asse di questo percorso è segnato dalle cesure fra le tre forme di stato: cesure profonde e tali che le loro continuità sono secondarie rispetto alle discontinuità, sia considerando le continuità positive (tra le quali essenziale è quella dell’unificazione nazionale) che le negative. Tra le linee persistenti dovrebbe essere tenuta presente più di quanto non si faccia di solito la grande continuità di fondo, che precede di molti secoli l’unificazione: quel “carattere originale” che Galasso nel suo libro Potere e istituzioni in Italia ha chiamato “la logica del particolarismo” - declinabile in particolarismo oligarchico, territoriale e individualistico - che attraversa la storia d’Italia e degli italiani nientemeno che dall’età longobarda in poi e con la quale siamo oggi più che mai alle prese. Un fenomeno che costituisce una vera difficoltà, ma che non impedisce che la varietà umana, sociale e territoriale del paese rappresenti anche un elemento positivo per la costruzione di un’unità vitale, capace poi di dialogare con la società europea e mondiale.