SOMMARIO: 1. Premessa. 2. I diritti fondamentali della Costituzione democratica e pluralista. 3. L´interpretazione dei diritti fondamentali come pretese giuridiche soggettive nella giurisprudenza costituzionale.4. I diritti fondamentali come “norme-principio”. Aspetti problematici dell´attuazione legislativa. 5. I diritti come valori: alcuni riferimenti esemplificativi nella giurisprudenza costituzionale. 6. La concretizzazione giurisdizionale dei diritti. La razionalità dell´argomentazione giurisdizionale quale ´vincolo´ di metodo (ma anche sostanziale ?) ai fini di un ragionevole esercizio della discrezionalitá legislativa ?. 7. Conclusioni.
1. Premessa.
In una decisione del 1954 , il giudice amministrativo tedesco sostenne l´impossibilitá di invocare l´attuazione di un diritto fondamentale quando ció avrebbe posto in pregiudizio altro diritto fondamentale o altri “Beni necessari per l´esistenza della comunità”. Cosí, quel giudice adombrava l´esistenza, in materia, di una generale riserva di legge, il cui esercizio configurava condizione e, al tempo stesso, presupposto indispensabile per conferire effettivitá ai diritti fondamentali in sede giurisdizionale. Tale approccio interpretativo, che evocava da vicino quello comune alla dogmatica giuridica dell´esperienza costituzionale weimariana , muoveva, dunque, dalla percezione della natura dei diritti fondamentali quali norme-programma prive di immediata efficacia applicativa, mero fondamento giuridico di una decisione libera del legislatore di determinare –ed entro quali limiti- l´efficacia dei diritti stessi, la cui forza vincolante avrebbe potuto manifestarsi, allora, unicamente nei confronti del potere amministrativo (e giursidizionale) . La decisione del Tribunale amministrativo tedesco muoveva dunque dal presupposto implicito di una “incompletezza” della norma costituzionale, evidenziando l´esistenza di una necessaria complementarietà funzionale tra quest´ultima e la norma legislativa, al fine di garantire l´effettivitá dei diritti fondamentali.