Le transizioni costituzionali si chiudono favorendo la coesione sociale e senza alimentare nuove fratture. A tal fine è necessaria la disponibilità al sacrificio delle parti coinvolte, finalizzata a consentire la realizzabilità di alcune delle legittime pretese altrui. E’ questa l’attualità della lezione proveniente dal seguito del referendum del 1946 sulla forma istituzionale da riservare allo Stato italiano, se monarchica o repubblicana. Tanto l’esilio volontario del Re, Umberto II, quanto la successiva amnistia politica promossa da Togliatti, favorirono una nuova pacificazione sociale, consentendo così la conclusione del successivo «compromesso» costituzionale.
Constitutional transitions have to end without feeding new rifts and encouraging social cohesion. At this purpose the willingness for sacrifice of the involved parties is needed, aimed to allow the feasibility of some of the legitimate claims of the others. This is the topicality of the lesson coming from the 1946 referendum on the institutional form to be given to the Italian State, if monarchical or republican. As much the voluntary exile of King Umberto II, as the following political amnesty promoted by Togliatti, encouraged a new social peace, thus allowing the conclusion of the following constitutional «compromise».